R.S.I., Polizia Repubblicana, Amministrazione della R.S.I.

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    Nell'immenso marasma istituzionale seguito all'Armistizio dell'Otto settembre 1943 e alla fuga della Casa Reale a Brindisi, risulta molto difficile districarsi nella stretta sequenza di date e di eventi che portarono alla spaccatura della Penisola in due aree ben distinte: quella sotto il controllo dei nazifascisti (denominata Repubblica Sociale Italiana) e quella ancora sotto il controllo monarchico (coincidente con il Meridione d'Italia).

    Se questa sequenza temporale la mettiamo in relazione alle sorti della Polizia italiana, le cose si complicano ancora di più. Vediamo quindi di mettere un po' di ordine.

    25 LUGLIO 1943
    Con l'arresto di Mussolini (sfiduciato nella seduta del Gran Consiglio della notte precedente) disposto dal Re cade il Fascismo. Il Duce viene imprigionato a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, vigilato sia da elementi scelti dell'esercito tedesco, sia da appartenenti alla Polizia italiana.
    I poteri passano in mano a Pietro Badoglio il quale, nel timore di perdere il controllo della Pubblica Sicurezza, militarizza il Corpo degli Agenti di P.S. e la Polizia dell'Africa Italiana che, dopo l'esperienza della Regia Guardia, tornano nuovamente a indossare le stellette, stavolta al posto dei Fasci Littori.

    12 SETTEMBRE 1943
    Mussolini viene liberato dalla sua prigionia con un intervento dei paracadutisti tedeschi della 2. Fallschirmjäger-Division. Frettolosamente caricato su un aereo, vola in Germania dove incontrerà Hitler al quale rinnova la sua fedeltà all'alleanza. Gli accordi prevedono la costituzione di uno Stato-cuscinetto a guida nazifascista, in grado di fermare l'avanzata degli Alleati che nel frattempo, dopo essere sbarcati in Sicilia, stavano risalendo la Penisola. Questo nuovo Stato prenderà il nome di Repubblica Sociale Italiana.

    23 SETTEMBRE 1943
    Nasce ufficialmente la R.S.I..
    Per la Polizia italiana (rectius, per l'Amministrazione della P.S.) c'è già un primo cambiamento nelle sue articolazioni: il Ministero dell'Interno viene lasciato momentaneamente a Roma (sarà trasferito a Valdagno prima e a Salò poi subito dopo), le questure mutano denominazione da "Regia Questura" a "Questura Repubblicana" e i funzionari dipendenti passano dall'Amministrazione civile dell'Interno all'Amministrazione di P.S. della R.S.I..
    L'articolazione militare continua ad essere il Corpo degli Agenti di P.S., che però inizia a subire le prime trasformazioni con la costituzione di Compagnie Autonome, Battaglioni Ausiliari e altre strutture fino ad allora inesistenti.

    20 NOVEMBRE 1943
    Nasce ufficialmente la Polizia Repubblicana, detta anche Polizia Ausiliaria.
    Gli appartenenti al Corpo degli Agenti di P.S. perdono nuovamente le stellette (sostituite dai Gladi con fronda d'Alloro) e vengono messi nella condizione di aderire alla R.S.I. con un nuovo giuramento, oppure di finire tra i lavoratori militarizzati che venivano spediti in Germania.
    Si assiste quindi a una prima notevole spaccatura tra coloro i quali aderirono alla R.S.I. e coloro i quali invece si dettero alla clandestinità aderendo alle formazioni resistenziali. Una terza parte di poliziotti si rifiutò di prestare giuramento e accettò di essere deportata in Germania come operai militarizzati: di essa, solo una minima parte farà ritorno a casa.

    La Polizia Ausiliaria si compone quindi di un primo grosso nucleo, composto da tutti gli ex appartenenti al Corpo degli Agenti di P.S. che vi aderirono e che per tale motivo si videro attribuire anche scatti di anzianità aggiuntivi diventando quasi tutti graduati; a tale nucleo si aggiunsero presto le migliaia di giovanissimi (anche minorenni) che scelsero la Polizia come unica alternativa per non finire in trincea a combattere contro gli Alleati oppure per non aderire alle formazioni naziste (come accadde per coloro i quali vennero inquadrati nella Ordungspolizei e nei suoi 5 Battaglioni Italiani di Polizia (che però con la Polizia vera e propria non hanno nulla in comune). Tali giovani vennero in genere convogliati nei Battaglioni Ausiliari presenti nei grossi capoluoghi, nelle Compagnie Ausiliarie presenti nelle realtà territoriali minori, e nelle Compagnie Autonome dislocate prevalentemente a difesa dei centri nevralgici di governo.

    25 APRILE 1945
    La Polizia Repubblicana e tutte le formazioni militari e di governo della R.S.I. vengono disciolte. Per gli appartenenti al Corpo inizia una fase di radicale ristrutturazione, con la costituzione delle Commissioni di Epurazione che, dopo avere sospeso dal servizio tantissimi poliziotti, ne vagliarono la singola posizione per escludere che gli stessi fossero rimasti coinvolti in crimini di guerra o aperto collaborazionismo. Chi riuscì a passare indenne al vaglio di queste Commissioni potè proseguire la sua carriera all'interno del Corpo delle Guardie di P.S. o - per i funzionari - nella neo ricostituita Amministrazione Civile dell'Interno; chi invece fu trovato coinvolto in situazioni poco chiare venne destituito e - in alcuni casi - deferito alle Corti d'Assise Straordinarie, dalle quali venne condannato a pene detentive e addirittura alla fucilazione. Nelle more degli accertamenti epurativi molti appartenenti alla Polizia Ausiliaria decisero di prosciogliersi volontariamente e qualcuno preferì addirittura sparire dalla circolazione.

    Nella foto (credits: Wikipedia) sono evidenziate le aree territoriali della R.S.I. nella sua massima estensione. Esse si ridurranno all'aprile 1945 al solo Nord Italia, progressivamente liberato dagli Alleati.

    Edited by giacal - 14/3/2024, 08:59
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