I gradi di transizione post-riforma

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    Civili sì, ma in divisa.

    Così titolava nel marzo 1983 un articolo della rivista “Ordine Pubblico” di Franco Fedeli.

    Siamo nelle fasi estremamente convulse ed effervescenti del post-riforma: la 121/81 si era ormai insediata come spartiacque della nuova Amministrazione della Pubblica Sicurezza e le varie commissioni erano già al lavoro per affiancare a tale legge tutta una serie di Decreti che avrebbero dovuto completarla, a partire da quello contenente il nuovo regolamento di disciplina (DPR 737/81).

    I tempi erano maturi per una svolta radicale anche sotto il profilo uniformologico, sebbene le guardie si chiamassero ancora guardie, gli appuntati appuntati, i brigadieri brigadieri e avanti così. Ai nuovi funzionari provenienti dall’articolazione militare del Corpo furono tolte la sciarpa azzurra, la spada e il titolo di “Nobil Homo”, ma venne concesso di farsi chiamare ancora con il vecchio grado, giusto per addolcire loro la “pillola” di una smilitarizzazione da pochi accettata di buon grado. Per i vecchi funzionari appartenenti all’Amministrazione Civile della P.S. l’unica cosa a cambiare fu l’uso obbligatorio dell’uniforme di servizio, loro che mai l’avevano indossata prima di allora.

    Come ben si può comprendere, un’autentica rivoluzione non solo sostanziale ma anche formale.

    Ben prima del 14 luglio 2019 (giorno dell’adozione dei nuovi attuali distintivi di qualifica per la Polizia di Stato, la cui foggia ha sancito il definitivo distacco da quella militare) una commissione tentò questo passo davvero enorme, soprattutto per gli Ufficiali che avrebbero visto mandate in pensione torri, stelle e greche.

    Il tentativo fu estremamente ardito, forse anche troppo. E naufragò, non prima però che venissero già predisposti numerosi distintivi metallici pronti per essere distribuiti, nella granitica certezza che ciò sarebbe avvenuto di lì a breve. Vediamoli insieme.

    RUOLO DIRIGENTI

    Il ruolo apicale della nuova Direzione della P.S. fu articolato nelle tre qualifiche di Primo Dirigente (ex Colonnello), Dirigente Superiore (ex Maggior Generale) e Dirigente Generale (ex Tenente Generale). La rivoluzione grafica fu proprio l’abbandono della Torre, della Greca e delle stellette a 5 punte, sostituite dalla figura dei Pentagoni dorati. Il Primo Dirigente avrebbe visto la sua Torre sostituita da una barra con rombo inscritto, mentre i generali avrebbero visto la loro Greca sostituita da una barra a spiga di grano.

    dirigenti
    dirigenti-blasizzo


    RUOLO FUNZIONARI

    La carriera direttiva sarebbe stata suddivisa in quattro qualifiche: Vice Commissario (per i militari, ex Tenente), Commissario (ex Capitano), Commissario Capo (ex Maggiore) e Vice Questore Aggiunto (ex Tenente Colonnello). Anche per loro, la sostituzione delle stellette con i pentagoni e la Torre con la barra e rombo inscritto.

    commissari
    funzionari-blasizzo


    RUOLO ISPETTORI

    La vera novità della riforma, fonte di futuri “mal di pancia” che sarebbero sfociati in riordini tanto mal fatti quanto dannosi. Tale ruolo, che avrebbe dovuto essere di natura squisitamente investigativa, andò invece a sostituire quello dei vecchi Marescialli che si videro inquadrati (o, per meglio dire retrocessi) in quello dei neonati Sovrintendenti. E infatti, gli Ispettori avrebbero dovuto ereditare dall’ante-riforma proprio i gradi da Maresciallo, sebbene leggermente rivisitati, ovvero i “binari” dorati in numero equivalente alle quattro nuove qualifiche: Vice Ispettore, Ispettore, Ispettore Principale e Ispettore Capo.

    ispettori


    RUOLO SOVRINTENDENTI

    O, come teneramente chiamati all’inizio, “Sovraintendenti”. I cari, vecchi, insostituibili Brigadieri di P.S.! E proprio da tale origine, almeno nelle due qualifiche iniziali, ne avrebbero dovuto portare le insegne: i “baffi” argentati. Proprio a causa del numero molto elevato di sovrintendenti che la riforma avrebbe generato, furono create ben quattro qualifiche, rispetto alle sole due esistenti prima: Vice Sovrintendente, Sovrintendente, Sovrintendente Principale, Sovrintendente Capo. A queste ultime due qualifiche vennero riservati i “binari” argentati dei vecchi Marescialli, quasi a volere anticipare la futura acquisizione del grado di Ispettore…

    sovrintendenti
    sovrintendenti-blasizzo


    ASSISTENTI ED AGENTI

    Sarebbe dovuto essere il ruolo che avrebbe patito meno modifiche a livello uniformologico. Eliminata la denominazione di Guardie e Appuntati, furono introdotte quattro qualifiche: Agente (ex Guardia di PS), Agente Scelto (ex Guardia Scelta di PS), Assistente (ex Appuntato) e Assistente Capo (ex Appuntato Scelto). Gli appartenenti a questo ruolo avrebbero mantenuto i vecchi “baffi” di colore rosso, tranne gli Agenti che non avrebbero avuto chiaramente alcun distintivo di qualifica.

    agenti-assistenti


    Per tutti, le mostreggiature al bavero della giacca sarebbero state le stesse: metalliche, raffiguranti le Fiamme d’Oro su sfondo cremisi con monogramma RI al posto della stelletta a 5 punte, di formato grande per la giacca e di formato più piccolo per la camicia atlantica estiva. Il soggolo sul copricapo non avrebbe invece subìto modifiche rispetto alla foggia originaria, al pari dell’Aquila turrita.

    COSA ACCADDE DOPO

    La nuova grafica venne reputata troppo avveniristica, addirittura in contrasto con una Amministrazione che, sebbene civile, sarebbe comunque stata “a ordinamento speciale”, vale a dire ancora ad inquadramento militare. Insomma, bisognava “consolare” i vecchi ufficiali, depredati di scarpa, sciabola, stellette, titoli nobiliari, regalie e prebende dei tempi passati e di contro bisognava “abituare” i vecchi commissari a indossare l’uniforme (cosa che non si vedeva dai tempi di Mussolini…): un’impresa da far perdere la fede a un santo! Inoltre ci si doveva d’ora in poi confrontare con nuove figure quali i sindacati di Polizia: un’altra novità cui i “geronti” ministeriali non erano preparati. Così come la “base” si era già organizzata in sindacati, anche i funzionari fecero lo stesso, indipendentemente dalla loro provenienza militare o civile. E nelle varie commissioni si scatenò l’inferno. Nulla di ufficiale, naturalmente: i panni sporchi si dovevano pur sempre lavare in famiglia. Ma nei vari tavoli tecnici vennero sollevate tantissime obiezioni che, come risposta immediata, fecero lasciare almeno fino al 1984 i vecchi gradi militari: baffi rossi per gli Assistenti ed Agenti, baffi dorati per i sovrintendenti, binari per i marescialli (che continuarono a chiamarsi così in attesa dell’inquadramento dei futuri ispettori); anche i funzionari riuscirono a farsi lasciare torri, greche e stelle e addirittura riuscirono a riconquistare la sciarpa azzurra e la sciabola. Il titolo di “Nobil Homo”, quello proprio no…. sarebbe stato un po’ troppo anche per loro!

    Poi nel corso degli anni Ottanta le cose si assestarono, i mal di pancia passarono e tutti vissero più o meno felici e contenti. L’unica piccola variazione la ottennero ancora una volta i funzionari, riuscendo a farsi sostituire le mostreggiature metalliche con quelle “in canutiglia”.

    Intervennero poi aggiustamenti e riordini delle carriere soprattutto nei quadri intermedi, con una lotta aperta tra i nuovi Ispettori e i vecchi Marescialli, pochi dei quali transitarono nel nuovo ruolo che richiedeva un più elevato titolo di studio. Ondate di protesta dei vecchi Marescialli con trent’anni di servizio che si vedevano adesso comandati da un Vice Ispettore di 22 anni imposero un primo intervento legislativo; ma ben presto ne necessitò un secondo, a causa dei Marescialli che si erano visti inquadrare nel ruolo Sovrintendenti e che vissero questa esperienza come una sorta di “degradazione”. Vennero così creati i “ruoli ad esaurimento” e la qualifica di UPG (Ufficiale di Polizia Giudiziaria) da attribuire a quegli Assistenti Capo che, nonostante tutto, non sarebbero potuti transitare nel ruolo dei Sovrintendenti.

    Tutte riforme e riordini studiati per accontentare tutti, ma che di fatto non accontentarono nessuno.

    Come un gigantesco terremoto, seguirono continue scosse di assestamento anche sotto l’aspetto dei distintivi di qualifica: proprio perché i funzionari erano riusciti momentaneamente a spuntarla conservando i vecchi gradi militari, i pentagoni furono assegnati al ruolo Ispettori, mentre al ruolo Sovrintendenti vennero assegnati i binari dorati fin dalla qualifica iniziale; alcuni di loro riuscirono per un breve periodo di tempo a indossare i binari argentati per sancire la loro precedente appartenenza al ruolo Marescialli: si trattò tuttavia di una fase di transizione che durò poco.

    Poi le cose sembrarono filare liscio, almeno sotto l’aspetto grafico dei gradi. Fino al 14 luglio 2019. Ma questa è storia moderna.

    Per la Redazione Polizianellastoria: Gianmarco Calore

    P.S.: si ringraziano sentitamente i signori Claudio Gilardi per la concessione della copia di “Ordine Pubblico” del marzo 1983 ed Eddy Blasizzo per le fotografie dei gradi metallici.
     
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